Cenni Storici - Comune di Trenta
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Cenni Storici
Trenta antica Triginta (Il nome deriva dal numero latino triginta, ossia trenta da identificare come misura o forse come un cognome), è un centro dell’alta Vallecrati, fondato da profughi cosentini nel X sec. d.C., all’epoca delle occupazioni saracene della città capoluogo, già casale di Magli, che divenuta successivamente una frazione, come le altre che compongono Trenta: Schiavonea, Feruci, Cribari, Catena e Morelli. Il territorio comunale è pari a 4,65 Kmq con una popolazione di circa 2730 abitanti e un’altitudine sul livello del mare paria a 600m.
Dell’’antica origine di Trenta ne è testimonianza la Chiesa di Santa Maria Assunta che costituisce un notevole organismo architettonico del XV-XVI sec., importante per i suoi riferimenti stilistici con altri monumenti della fascia presilana, punto di riferimento eccelso per la comunità del centro stesso. Non a caso tale monumento doveva rappresentare punto di riferimento essenziale , in quanto la torre campanaria fungeva come punto di collegamento con altre torri della zona, come Pedace, Borgo Partenope, e con la torre campanaria del Duomo di Cosenza.La Chiesa in stile prettamente romanico a tre navate con quella centrale di dimensioni doppie di quelle laterali in quanto a larghezza e più alta per una migliore illuminazione.
Le navate laterali presentano fra di esse una lieve differenza dovuta, forse, alle caratteristiche orografiche del sito.
Le navate sono divise da sei colonne in pietra tufacea sulle quali si innalzano degli archi a tutto sesto in pietra tufacea a vista.
La navata centrale presenta un cassettonato ligneo di pregevole valore, mentre le cappelle laterali presentano tavolato di perline d’abete.
In epoca barocca sono stati aggiunti: la Cappella di Santa Maria delle Grazie, a fianco della navata laterale sinistra, con decorazioni sopra l’imposta degli archi fra le navate centrale e laterali ed all’imposta della cupola; Dei matronei con relativi altarini alle pareti esterne delle navate laterali.
La cupola a base ottagonale è caratterizzata da una serie di bifore da cui penetra la luce per l’illuminazione naturale della zona presbiterale.
La Chiesa di Santa Maria Assunta fu sede dello studio, da parte di Don Antonio Proviero, del lavoro di realizzazione di un suo progetto: studiare i fenomeni della natura, scrutarla nei suoi movimenti, trovare qualcosa per il mondo della scienza; alternando al breviario l’applicazione in laboratorio, per l’esperimento dei calcoli conseguiti, nel 1904 conquistava ufficialmente la prima vittoria in un campo strettamente attinente a quello che gli doveva dare riconoscimenti e plausi: un dispositivo meccanico di una suoneria senza rotismi per orologi da torre, che brevettava ed illustrava in un opuscolo pubblicato in quello stesso anno, con questo riconoscimento Trenta e la sua cattedrale entrarono a far parte delle pagine di cronaca scientifica e ingegneristica.
Nel tessuto urbano del comune di Trenta vi sono esigui edifici di notevole importanza storico-architettonica e per lo più sono chiese comunque di pregevole valore, suggestiva è la piazza del lavoro nella quale vi è deposta la ruota di un frantoio locale ottocentesco; le varie vicende storiche, le calamità naturali succedutesi nel tempo e l’incuranza da parte dell’uomo, hanno infatti lasciato poche testimonianze, e documenti di quelli che oggi potevano rappresentare la risorsa in più del piccolo centro presilano, perdendo così un pezzo insostituibile della storia calabrese e trentese.
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